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ALLERGIA AL VELENO
DEGLI INSETTI
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Allergie
Come
riconoscerle, quando preoccuparsi, come prevenire gli attacchi di vespe,
api e calabroni.
Che
cosa è l'allergia al veleno degli insetti?
L'allergia
al veleno degli insetti è una reazione anomala ed
esagerata alla loro puntura. È dovuta ad una
sensibilizzazione allergica verso alcune componenti del veleno
iniettato dall'insetto.
Che
differenza c'è tra reazione "normale" e "reazione
allergica" alla puntura di un insetto?
Diversi
insetti, pungendo la nostra pelle, iniettano sostanze nocive che provocano
bruciore, rossore, dolore e prurito. Questa reazione è assolutamente
normale se localizzata nella sede della puntura e se è limitata
nell'estensione, nella gravità e nella durata.
Si
parla di allergia al veleno degli insetti quando la reazione locale è
eccessiva: troppo estesa, grave e duratura. In qualche caso viene
interessata gran parte di un arto, il rigonfiamento raggiunge un picco
massimo entro le 48 ore e può durare fino a 7-10 giorni. A volte si
presentano anche febbricola, spossatezza e nausea.
Talvolta,
reazioni locali normali si accompagnano a:
-
reazioni
in zone di pelle molto distanti dalla zona della puntura,
oppure
-
reazioni
dell'apparato respiratorio (crisi d’asma),
oppure
-
reazioni
dell'apparato cardiocircolatorio (grave calo della
pressione).
Quali
sono gli insetti che provocano più frequentemente allergie?
In
Italia gli insetti che provocano più frequentemente allergie sono:
-
le api,
-
le
vespe,
-
i
calabroni.
Quali
sono le principali reazioni allergiche al veleno degli insetti?
Le
principali reazioni allergiche alla puntura degli insetti sono:
-
l'orticaria
(eruzione cutanea con prurito),
-
l'angioedema
(gonfiore sottocutaneo spesso al volto e alle labbra),
-
l'edema
della glottide (rigonfiamento del laringe all'altezza delle
corde vocali che può impedire anche del tutto il passaggio
dell’aria),
-
l'asma
(restringimento improvviso, anomalo e persistente dei bronchi dovuto a
spasmo della parete bronchiale ed abbondante secrezione dì muco),
-
lo shock
anafilattico (grave calo di pressione marcato e persistente).
È
vero che si può morire per una reazione allergica al veleno degli
insetti?
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Quanto
tempo passa tra la puntura e l'inizio della reazione allergica?
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Purtroppo
ogni anno muoiono in Italia per reazioni allergiche al veleno degli
insetti da 5 a 20 persone (adulti e bambini), in genere a causa di
un edema della glottide e dello shock
anafilattico.
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Le reazioni allergiche al veleno degli insetti iniziano in genere
dopo pochissimi minuti dalla puntura e raramente
oltre i 30 minuti (ma in alcuni casi le reazioni possono iniziare
anche dopo 1 ora dalla puntura).
È buona norma, tuttavia, controllare il bambino per almeno
3-6 ore dopo una puntura di insetto, prima di escludere la
possibile insorgenza di reazioni allergiche gravi.
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Quali
sono i primi segni dell'insorgere di una reazione anafilattica
grave?
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Quanto
è frequente il problema?
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L'ostruzione grave e potenzialmente fatale
delle vie aeree si manifesta generalmente con:
-
raucedine,
-
difficoltà a parlare,
-
tosse insistente,
-
soffocamento,
-
gola serrata.
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Quasi 2 persone su 100 vanno incontro a
reazioni allergiche locali quando vengono punte da un insetto.
Fortunatamente tra i bambini è molto più
bassa che negli adulti.
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I
bambini allergici ad altre sostanze hanno un rischio maggiore di
divenire allergici al veleno degli insetti?
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I
bambini allergici ad altre sostanze (es. ai pollini, acari, gatto,
latte, uovo, etc.) non hanno un rischio maggiore
dei bambini considerati "non allergici" di sviluppare, se
punti, una allergia al veleno degli insetti.
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Cosa
bisogna fare quando si viene punti da un'ape o da una vespa?
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In
caso di puntura di insetto:
-
rimuovere
immediatamente (entro 20 secondi) il
pungiglione, se é visibile, con un movimento secco e
rapido (usando le unghie o pinzette); trascorsi i primi 20
secondi l'operazione è meno utile perché tutto il veleno é
stato ormai liberato;
-
applicare
il freddo (es.: ghiaccio o impacchi freddi);
-
identificare
se possibile l'insetto responsabile;
-
rivolgersi
tempestivamente al medico oppure al pronto
soccorso;
-
pianificare
poi una visita specialistica dall'allergologo.
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Perché
è utile andare dall'allergologo dopo una reazione al veleno di
insetto?
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L'allergologo, come
per altre allergie, effettuerà un colloquio ed una serie di esami
con i seguenti obiettivi:
-
verificare che
si tratti di una reazione allergica;
-
identificare, se
possibile, l'insetto che l'ha causata;
-
verificare
attraverso le prove cutanee l'esistenza di sensibilizzazione
allergica verso il veleno di una o più specie di insetti;
-
prescrivere i
farmaci di pronto impiego da utilizzare in caso di ulteriori
reazioni allergiche scatenate da puntura d’ insetto;
-
informare ed
istruire circa le situazioni a maggiore rischio per la puntura
di insetti e su come evitarle (prevenzione);
-
informare sulle
modalità di impiego dei farmaci di emergenza da usare in caso
di reazione (terapia immediata);
-
verificare
l'indicazione e praticare una immunoterapia specifica che serve
a desensibilizzare il soggetto nei confronti del veleno
specifico, agendo in modo da prevenire le reazioni ad eventuali
successive punture.
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In cosa
consiste la visita dall'allergologo?
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La visita
dall'allergologo, come per altre allergie, comprenderà:
-
un colloquio per
raccogliere la storia clinica;
-
un esame
obiettivo generale e della sede della reazione allergica in
particolare;
-
i test cutanei (prick
test) con diversi estratti di veleno di insetto;
-
un prelievo di
sangue per la determinazione degli anticorpi specifici rivolti
contro il veleno d'insetto;
-
la prescrizione
dei farmaci di intervento immediato e l'informazione circa il
loro uso corretto;
-
una serie di
informazioni sulle misure di prevenzione;
-
la decisione,
infine, sulla eventuale necessità di prescrivere la
immunoterapia specifica contro il veleno dell'insetto dimostrato
allergizzante.
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Quali
farmaci bisogna somministrare in caso di reazione allergica locale
al veleno degli insetti?
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In caso di una
reazione normalead una singola puntura di un'ape, vespa o calabrone
oltre al ghiaccio ed un eventuale analgesico si può somministrare
un antistaminico per bocca e l’applicazione locale di una
pomata cortisonica.
Il medico, se è
necessario, prescriverà una terapia antinfiammatoria a base dì
cortisone per bocca per 3-7 giorni.
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Quali
farmaci bisogna somministrare in caso di reazione allergica grave al
veleno degli insetti?
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In caso di reazione
anafilattica è essenziale somministrare il più presto possibile e
correttamente una dose di adrenalina per via
intramuscolare nella coscia (meglio della via sottocutanea perché
agisce più rapidamente) da ripetere anche dopo 10 min.
circa, se necessario.
L'allergologo
consiglierà il tipo di adrenalina a pronto impiego che va
somministrata al bambino, specie in condizioni di maggiore rischio,
e istruirà i genitori o il bambino su come utilizzarla
correttamente.
Esistono
preparazioni di adrenalina "pronto-impiego" a forma di
penna che premute sulla cute in vicinanza della puntura
inoculano automaticamente l'adrenalina, particolarmente utili per
interventi rapidi ed efficaci; vanno periodicamente rinnovate alla
scadenza e portate sempre con sé.
Successivamente sarà
opportuno somministrare anche antistaminici e cortisone per via
endovenosa o intramuscolare.
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Esiste
una terapia per guarire dall'allergia al veleno degli insetti?
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L'immunoterapia
desensibilizzante (o "vaccino") è
altamente efficace contro l'allergia al veleno degli
insetti, specie se si riescono a raggiungere dosi elevate.
L’immunoterapia
desensibilizzante consiste nella inoculazione sottocutanea di dosi
crescenti del veleno cui il bambino è sensibilizzato, partendo da
dosi estremamente basse.
Ovviamente si
tratta di una procedura non priva di rischi che va condotta in un
centro allergologico altamente specializzato, in grado di condurre
la “vaccinazione” in completa sicurezza.
Il vaccino va
proseguito per 3-5 anni e l'effetto si mantiene solitamente per
molti anni dopo la sospensione della cura. In condizioni particolari
può essere effettuato rapidamente in pochi giorni, ma questo metodo
va esclusivamente utilizzato in ospedale, con il bambino ricoverato.
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In
quali casi bisogna cominciare il "vaccino"?
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Nel bambino
l'immunoterapia contro il veleno di un insetto va iniziata in
caso di reazioni anafilattiche gravi, ad alto rischio
(figlio di agricoltori, apicoltori, bambini che abitano in
campagna…)
Nell'adolescente
va iniziata anche in caso di reazioni allergiche di
medio-alta intensità anche non tali da mettere a rischio
la sopravvivenza del paziente.
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Come
ridurre al minimo il rischio di essere punti dagli insetti?
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Per ridurre al
minimo il rischio di essere punti da insetti è utile:
-
evitare
indumenti molto colorati e brillanti; indossare invece
vestiti con maniche lunghe, pantaloni lunghi, calzini e scarpe
chiuse;
-
evitare
profumi o lozioni forti; utilizzare lozioni a base di
sostanze ad azione repellente per gli insetti; disporre di
insetticidi di pronto e facile impiego;
-
non
lasciare all'aperto cibi di scarto e non sostare in
vicinanza di bevande o cibi molto dolci;
-
usare
cautela quando si cucina o mangia all'aperto, specie
nei mesi estivi ed in aperta campagna;
-
usare cautela in
vicinanza di luoghi che più frequentemente sono sede di nidi di
api, vespe e calabroni come in vicinanza di produttori
di miele, in campagna nel periodo di
maturazione della frutta e durante la vendemmia;
-
far
rimuovere nidi di api, vespe o calabroni
in vicinanza della casa da personale esperto.
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