ANALISI DELLA PELLE


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Per la sua caratteristica di elemento di superficie, la pelle è la struttura del nostro corpo maggiormente esposta agli influssi ambientali. In particolare, un'eccessiva esposizione al sole provoca l'accelerazione del normale processo di invecchiamento cutaneo.Il danno dei raggi del sole si manifesta soprattutto a livello dell'epidermide e del derma nelle zone fotoespostee, in misura maggiore, negli individui di carnagione chiara.

I segni più evidenti dell'invecchiamento cutaneo vanno dall'accentuazione delle rughe (a causa dei danni provocati al collagene e all'elastina, le sostanze da cui dipendono l'elasticità e la compattezza della pelle) alle alterazioni del microcircolo con un rallentamento del ricambio cellulare, della riduzione dell'idratazione e del contenuto lipidico alla destrutturazione delle strutture elastiche e di sostegno del derma.

Al ritorno dalle vacanze è opportuno fare un check-up della pelle, nelle sue varie manifestazioni cliniche ed inestetiche e programmare la correzione degli eventuali danni. Il check-up cutaneo è opportuno per : conoscere il biotipo (pelle seborroica, pelle secca per disidratazione o per insufficiente presenza di lipidi sulla sua superficie, pelle sensibile) ed il fototipo cutaneo, quindi le difese che ogni individuo è in grado di apporre nei confronti degli agenti esterni; stabilire il grado di invecchiamento della pelle; stabilire il trattamento finalizzato all'igiene della pelle (detersione, idratazione, protezione solare) o alla normalizzazione di eventuali alterazioni dei parametri fisiologici evidenziate dall'esame; valutare successivamente, con misurazioni di controllo, l'efficacia dell'applicazione cosmetica; monitorare i parametri cutanei durante un trattamento farmaco-cosmetico (che può alterare l'equilibrio del film idrolipidico) e consentire, se necessario, un apporto cosmetico compensatore.

Una valutazione dello stato della pelle è utile a qualsiasi età. Sarebbe preferibile effettuare il check-up fin dalla giovane età, dopo la pubertà, per conoscere il più presto possibile il proprio tipo di pelle, le sue difese e poter attuare un programma di protezione ed incrementare la funzione di barriera della cute, per mantenere il giusto grado di idratazione, per regolare il film idrolipidico ed il pH cutaneo. Un altro periodo in cui il check-up della pelle è molto utile è quello della menopausa, quando la produzione di sebo diminuisce per motivi ormonali (analogo effetto lo produce l'assunzione di associazione progestiniche): è il momento di rivedere e modificare la prescrizione cosmetica. L'esame va seguito ogni due anni in giovane età, per poi passare ad un controllo annuale con l'avvicinarsi della menopausa.

Gli esami vanno effettuati su una pella non truccata e non lavata per 12 ore. Vanno inoltre ripetuti in condizioni di temperatura e umidità relativa costanti.

Il check-up prevede l'anamnesi,la pratica ispettiva e palpatoria e alcune misurazioni e tutti i test cutanei (temperatura, sebometria, corneografia, pH-metria, test di sensibilità, dermografismo). L'anamnesi riguarda l'igiene generale di vita, le eventuali patologie cutanee e l'assunzione di farmaci, i disagi passati e presenti sulla pelle, come essa reagisce agli agenti atmosferici (in particolare al sole) e soprattutto le abitudini cosmetiche personali (detersione, protezione e fotoprotezione). L'ispezione "a vista" o con lente di ingrandimento, sotto luce naturale, valuta il colorito della pelle e l'eventuale presenza di lesioni elementari. L'ispezione distrettuale, rivolta al viso, prende in esame il colorito, la luminosità e l'eventuale presenza di inestetismi, per esempio macchie (discromie ipermelaniche o ipomelaniche), rughe e rilassamenti cutanei, couperose, eritrosi, desquamazioni, cicatrici acneiche. 

L'osservazione con luce ultravioletta consente di rilevare la presenza di comedoni (di colore giallo o arancione secondo il grado di ossidazione del sebo), di iperpigmentazioni non evidenziabili ad occhio nudo, di squame con lamine argentee. L'esplorazione al tatto permette di valutare la levigatezza, l'untuosità, la granulosità, la ruvidezza, lo spessore, l'elasticità ( si effettua una leggera torsione su una plica cutanea per controllarne la rapidità di recupero morfologico), l'estensibilità (legata alla qualità del collagene). I dati ottenuti permettono anche la classificazione del fototipo che è legata alla risposta individuale della pelle all'esposizione solare. 

Indipendentemente dal colore dei capelli o degli occhi sono considerate: l'entità di formazione di efelidi al primo sole, la comparsa precoce di eritema e la frequenza della sua comparsa ad ogni esposizione, infine il tempo di comparsa e la qualità dell'abbronzatura. Completano l'iter diagnostico alcune misurazioni e test. L'irritabilità cutanea per esempio è evidenziata dal test del dermatrofismo, che consiste nel valutare le reazioni vasomotorie capillari alla stimolazione meccanica (provocata dal contatto con una punta smussata sulla pelle). La comparsa di una stria rossa (vasodilatazione capillare da liberazione di sostanze istaminosimili o di amine vasoattive) che permane a lungo, è sintomo di spiccata reattività vasomotoria.

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