RISCHIO CARDIOVASCOLARE


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Cos'è il Rischio Coronarico (o cardiovascolare)?

Il Rischio Coronarico esprime la probabilità di andare incontro ad un evento cardiovascolare maggiore (angina pectoris, infarto miocardico, ictus) entro un certo intervallo di tempo (in genere 10 anni); questo viene calcolato sulla base del valore di sei fattori di rischio: sesso, diabete, abitudine al fumo, età, pressione arteriosa sistolica e colesterolemia. Il valore ottenuto e' un valore percentuale ed esprime il numero di persone che, su un campione di 100 persone, andranno incontro ad almeno uno degli eventi cardiovascolari sopracitati; è da interpretare come una fascia di appartenenza, ovvero se il valore ottenuto è 3,75% significa che si appartiene alla fascia di rischio per cui 3,75 persone su cento andranno incontro nei prossimi 10 anni ad almeno uno degli eventi cardiovascolari sopracitati.

Dopo i 35-40 anni di età si consiglia di eseguire la valutazione del rischio cardiovascolare almeno:

- ogni sei mesi per persone a elevato rischio cardiovascolare (rischio superiore o uguale al 20%) 
- ogni anno per persone a rischio da tenere sotto controllo attraverso l'adozione di uno stile di vita sano (rischio superiore o uguale al 5% e inferiore al 20%) 
- ogni 5 anni per persone a basso rischio cardiovascolare (rischio inferiore al 5%).


CALCOLA LA TUA PERCENTUALE DI RISCHIO

Al fine della valutazione del rischio cardiovascolare, i valori degli esami clinici di glicemia e colesterolemia sono utilizzabili se eseguiti da non più di tre mesi

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STILE DI VITA

Nel calcolo del rischio cardiovascolare così come nella prevenzione di molte patologie (ipertensione arteriosa, diabete, ipercolesterolemia, patologie cardiovascolari, ictus, angina pectoris) si sente sempre parlare del cosiddetto STILE DI VITA. Con questo termine si intende un certo numero di abitudini di vita che hanno un diretto effetto sulla prevenzione di molte malattie cronico-degenerative; tenendo uno stile di vita il più possibile in linea con quello ideale si riduce notevolmente la probabilità di sviluppare nel corso del tempo determinati FATTORI DI RISCHIO. Questi fattori infatti sono condizioni fortemente predisponenti per lo sviluppo di queste patologie. I principali elementi dello stile di vita sono:

ALIMENTAZIONE

ABITUDINE AL FUMO

CONSUMO DI ALCOOL

SEDENTARIETA'

Di seguito elenchiamo, per ognuno dei quattro aspetti fondamentali dello stile di vita, alcuni consigli da seguire per ottenere uno stile di vita sano e ridurre al minimo i fattori di rischio. 

ALIMENTAZIONE:

- Evitare diete ipercaloriche; è fondamentale adeguare il proprio apporto calorico giornaliero al livello di attività fisica che si esegue; per un breve calcolo del fabbisogno energetico vedi la sezione Parametri Metabolici.

- Evitare alimentazioni squilibrate nell'apporto dei tre principali costituenti alimentari e cioè: ZUCCHERI, PROTEINE e GRASSI. Il loro apporto per ogni pasto deve essere per il più possibile vicino alla proporzione ideale che è 50/65-10/20-25/35.

- Ridurre l'assunzione di cibi ad alto indice glicemico, quelle cioè che contengono una sproporzione di zuccheri semplici per unità di peso (bibite gasate, dolci, merendine). Preferire l'assunzione di zuccheri complessi (pane e pasta) al posto di quelli semplici; 

- Usare dolcificanti a basso contenuto di saccarosio ed altri zuccheri semplici; sono in vendita ormai da tempo dolcificanti come la saccarina o l'aspartame che se sostituiti anche solo nella dolcificazione di thé, latte o caffè possono ridurre di molto l'appoto calorico giornaliero.

- Abituarsi a consumare sempre un adeguato consumo di fibre vegetali, specialmente con i pasti ad alto contenuto in grassi (carne, uova e formaggi); a ciò vanno benissimo sia l'insalata che le verdure cotte (coste, finocchi, cavolo, ecc). Oltre che ridurre l'assorbimento dei grassi e l'ipersecrezione di acidi biliari, le fibre vegetali rigonfiano assorbendo acqua nel lume intestinale agevolando la formazione di feci più morbide.

- Aumentare il consumo di grassi contenenti acidi grassi polinsaturi (olio d'oliva, oli di semi e pesce) a sfavore di quelli contenenti i più dannosi acidi grassi saturi (burro, margarina, carne, formaggi)

- Aumentare il consumo di frutta e di alimenti ricchi di sostanze protettive anti-ossidanti come la vitamina C (agrumi, peperoncino, verdure), i carotenoidi precursori della vitamina A (frutta e ortaggi colorati in giallo, arancio e rosso), vitamina E (verdure a foglia verde ed olio d'oliva) ed indoli (cavoli, cavolfiori, broccoli).

- Ridurre il consumo di cloruro di sodio (sale da cucina); meglio sarebbe la sostituzione del comune sale da cucina con sali iposodici e iodati disponibili in tutte le farmacie.

- Integrare l'apporto dei grassi consumati con la normale dieta con preparazioni a base di olio di pesce; con un consumo regolare di questi preparati i grassi normalmente presenti nelle nostre cellule vengono parzialmente sostituiti dai grassi derivanti dall'olio di pesce che sono più resistenti all'ossidazione (processo alla base dell'arteriosclerosi e dell'ipertensione).

FUMO DI SIGARETTA:

Come è noto il fumo di sigaretta è nocivo non solo per la salute dei polmoni; esso infatti contiene una serie di sostanze che una volta entrate nella circolazione sanguigna sono responsabili di molteplici azioni dannose che vanno dal potenziale sviluppo di tumori (non solo quelli dell'apparato respiratorio) alla modificazione del metabolismo dei nutrienti innalzamento del rischio di patologie metaboliche quali l'ipercolesterolemia ed il diabete. Smettere di fumare comporta una riduzione sostanziale del rischio cardiovascolare, esso infatti da solo è il fattore di rischio di gran lunga più predisponente allo sviluppo di patologie cardiovascolari. Per ottenere ottimi consigli su come fare visita il sito www.iosmettocosi.it

CONSUMO DI ALCOOL:

In realtà, il consumo di piccole quantità di alcol ai pasti, sotto forma di bevande naturali come il vino o la birra, ha un significato esclusivamente alimentare e non voluttuario anche se l'alcol rappresenta in tutto il mondo la sostanza soggetta ad abuso più largamente diffusa. Non solo, non esiste alcuna evidenza scientifica che in piccole quantità esso sia nocivo, anzi sia il contenuto in polifenoli anti-ossidanti che il piacere di assumerlo per completare il sapore dei cibi e fonte di benessere. Ciò purché le quantità siano realmente piccole: non più di un bicchiere di vino (100 ml) o birra (250 ml) a pasto, evitando del tutto le bevande superalcoliche.

ATTIVITA' FISICA:

Mantenere sempre un livello adeguato di attività fisica evitando la sedentarietà ostinata; a ciò è sufficiente mezz'ora di attività fisica moderata la maggior parte dei giorni della settimana; ciò risulta utile non solo ai fini del rischio cardiovascolare ma risulta un'ottima abitudine per combattere l'insonnia, la stitichezza ed altre patologie minori.


 ALTRI PARAMETRI METABOLICI

Per ridurre al minimo il rischio cardiovascolare viene consigliato il rispetto dei seguenti livelli:

- Glicemia: intorno ai 100 mg/dl 

- Colesterolo Totale: al di sotto dei 180/200 mg/dl

- Colesterolo HDL: al di sopra dei 50/60 mg/dl

- Colesterolo LDL: al di sotto dei 130 mg/dl

- Trigliceridi: al di sotto dei 200 mg/dl

- Indice di massa corporea: rientrare nel range NORMOPESO o SOVRAPPESO lieve

- Pressione Arteriosa: 130/80 sono valori ottimali specialmente per chi ha altrifattori di rischio (diabete, anamnesi di eventi cardiovascolari, nefropatie). In assenza di fattori di rischio concomitanti i valori soglia sono 139/89 al di sopra dei quali è presente ipertensione di grado lieve.


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