CONGIUNTIVITE

Home

Allergie

   

   

L’occhio rosso, spesso identificato con la congiuntivite è un campanello d’allarme, un'infiammazione di origine infettiva o traumatica.

   

Che cos’è?

L’occhio rosso rappresenta sempre un campanello d’allarme per la presenza di uno stato infiammatorio più o meno grave di origine infettiva o traumatica, e che viene identificato con il termine congiuntivite.

 

Come si manifesta, qual è la causa, cosa bisogna fare?

Da considerare nella valutazione della congiuntivite una serie di fattori:

  • la monolateralità (se è colpito un solo occhio) o la bilateralità (se sono colpiti entrambi)

  • la presenza di lacrimazione

  • la presenza di fotofobia (fastidio alla luce)

  • la presenza di secrezione

  • la presenza di dolore

  • la presenza di chemosi congiuntivale (gonfiore della congiuntiva, cioè della membrana che riveste l’occhio, dovuto alla raccolta di liquido infiammatorio)

A volte piccole lesioni o abrasioni della congiuntiva si manifestano con rossore.
È molto indicativa la sua monolateralità.
Raramente è associata secrezione. È quasi sempre presente fastidio alla luce (fotofobia), soprattutto se la lesione si estende alla cornea.
Fondamentale è la consulenza oculistica che deve determinare la profondità della lesione stessa.
Lesioni superficiali spesso si rimarginano con la semplice chiusura della palpebra. Quelle più profonde meritano una maggiore attenzione: vanno valutate da parte di un oculista e trattate con la terapia appropriata.
 

Le congiuntiviti purulente sono quasi sempre bilaterali.
L’occhio è fortemente iperemico, con i vasi sanguigni della congiuntiva che sono più evidenti.
La congiuntiva è gonfia. Il bambino riferisce di vedere meno o si strofina l’occhio come se volesse pulirlo.
Il deficit visivo è legato alla secrezione densa.
Sono forme infettive, per cui è prudente evitare il contatto con altri bambini.
Anche se raramente alle forme purulente si può associare febbre. Raramente lasciano lesioni sull’occhio.
La terapia iniziale può essere prescritta dal Pediatra anche se è sempre meglio consultare l’Oculista.
 

Le congiuntiviti virali rappresentano le forme più pericolose e contagiose.
Generalmente seguono stati influenzali. Da una sintomatologia molto blanda costituita da un leggero fastidio, in breve tempo si passa ad una sintomatologia molto dolorosa, gonfiore delle  palpebre e della congiuntiva, lacrimazione densa molto abbondante e forte fastidio alla luce.
Si associa sempre un gonfiore vicino all’orecchio (linfonodo satellite). Successivamente si associa alterazione della visione. Quest’ultima evenienza è causata dalla infiltrazione del virus negli strati della cornea.
Anche a distanza di anni l’oculista che visita un paziente che è stato colpito da congiuntivite virale può ritrovare gli esiti dell’infezione con la presenza di piccole opacità corneali.
Sono le forme più contagiose di congiuntiviti e generalmente il contagio avviene nel periodo di incubazione privo di una sintomatologia chiara.
È bene ricorrere subito ad un oculista, che potrà prescrivere la terapia più idonea.
È prudente isolare il paziente per evitare ulteriori contagi.

Le congiuntiviti allergiche o papillari rappresentano le forme più “tranquille” dal punto di vista medico, ma sono sicuramente le più fastidiose per la sintomatologia, e le più difficili da trattare. La reazione da contatto della congiuntiva con l’agente che determina l’allergia, ne altera la struttura e l’aspetto della congiuntiva stessa. Si formano delle papille (microscopiche rilevatezze della congiuntiva) che irritano la congiuntiva e la cornea con liberazione di istamina.
Il paziente ha una continua sensazione di corpo estraneo con necessità di strofinarsi per il prurito. Tale movimento causa fastidio alla luce (fotofobia) e spesso si possono sovrapporre congiuntiviti purulente.
Nelle congiuntiviti allergiche la terapia deve essere protratta per lungo tempo ed è costituita da colliri antistaminici. L’uso di colliri cortisonici è da limitare nel tempo (5-6 giorni al massimo) e solo dopo consulto con l’Oculista.
Il fatto di essere scatenate da intolleranze da contatto, ciò non significa che il paziente affetto debba essere un soggetto allergico, soprattutto se l’età del paziente è inferiore a 3 anni.
Non lasciano lesioni sull’occhio e non sono contagiose.

 

A cosa bisogna fare attenzione?

L’occhio rosso può essere anche espressione di patologie più gravi.
È bene quindi, in presenza di questi sintomi, sempre ricorre al parere di un medico.

  

 

Optimized for 1024 x 768 resolution                                                                                                                                                                 Copyright, Farmagruppo Pistoia 2008, all right reserved